L’analisi pensionistica di una partita IVA
Quello che chi ha una partita IVA in Italia ha ormai imparato è questo: o ci penso io alla mia pensione o altrimenti non ci penserà mai nessuno. Mi correggo: ciò che ho appena detto è quello che chi è titolare di partita IVA avrebbe ormai dovuto imparare.
Purtroppo capita spesso, troppo spesso, che ciò non sia proprio così e che quindi il prezioso consiglio “devi assolutamente preoccuparti di mettere da parte dei soldi per la tua pensione” diventa assolutamente fondamentale.
La costruzione di una strategia di accantonamento per il futuro è essenziale per questa categoria, già in perenne equilibrismo tra le scelte politiche e fiscali, tanto da dover essere la priorità assoluta per il futuro nel lunghissimo periodo. È una strategia che può valere anche 40 anni (opportunamente corretta quando serve) e pare ormai essere l’unica alternativa per la salvezza finanziaria di sé stessi e della propria famiglia.
La combinazione tra INPS e casse previdenziali risulta comunque insufficiente per non preoccuparsi di questa situazione. La fortuna è che con un opportuno lavoro è assolutamente possibile ovviare a questa difficoltà, preoccupandosi di accantonare le somme necessarie e di utilizzare il proprio patrimonio in modo che possa integrare sufficientemente i flussi in entrata, una volta raggiunta la meritata pensione.
Il Monash Centre for Financial Studies ha pubblicato nel 2019 un resoconto in merito alla salute dei sistemi pensionistici dei vari paesi nel mondo e ha dato all’Italia un punteggio in percentuale del 52,2, che è al di sotto di molti Paesi che consideriamo “sviluppati”. Ha inoltre definito il nostro sistema come “un sistema che ha alcune buone caratteristiche, ma presenta anche grossi rischi e carenze che dovrebbero essere affrontate. Senza questi miglioramenti, la sua efficacia e sostenibilità a lungo termine possono essere messe in dubbio”.
Rimaniamo comunque a un passo dal valore di un Paese come il Giappone (con analoghi problemi demografici ai nostri), la cui efficacia e sostenibilità sono già definite come in dubbio.