La liquidità sul conto corrente: quanta tenerne e perché
Avere liquidità disponibile sul conto corrente è indispensabile. La risposta a questa domanda è però una sola: dipende.
Dipende da quello che è il fabbisogno finanziario del proprio nucleo familiare e, quindi, avere un calcolo previsionale delle spese familiari per i consumi di tutti i giorni (bollette, spesa, assicurazioni mezzi, benzina, divertimento, ecc.) nell’arco dei 12 mesi è importantissimo.
A ciò può essere facilmente aggiunta una cifra da utilizzare come fondo di “emergenza” che però, al contrario di ciò che gli italiani tendono a fare, deve essere ben identificata e ponderata su quelli che realmente possono essere imprevisti per chiunque, dalla classica gomma bucata alla lavatrice che si rompe.
Tutto ciò che transita in più sul nostro conto andrebbe dunque investito, a seconda del proprio profilo di rischio, in base agli obiettivi di breve, medio e lungo periodo.
Il motivo principale da cui derivano queste considerazioni si chiama INFLAZIONE, ovvero l’aumento medio dei prezzi per beni e consumi. Negli ultimi 20 anni questa è cresciuta mediamente dell’1,8% all’anno.
Cosa significa? Significa che ciò che si poteva acquistare con 10.000€ 20 anni fa oggi si acquista con 13.818,58€.
Un aumento di 3.818,58€, pari al 38,2%.
Questo non significa che i 10.000€ che avevamo 20 anni fa sul nostro conto corrente sono diminuiti, anzi, saranno sempre 10.000€, solo che varranno di meno perché beni e servizi avranno subito un aumento di prezzi.
Tale svalutazione dei nostri risparmi ci porterà ad essere più poveri rispetto al mondo che c’è la fuori perché avremo potenzialmente perso almeno 3.818,58€.
Perché optare per una perdita certa quando ci sono una miriade di possibilità migliori?
Consideriamo poi che la maggior parte dei conti correnti presenta dei costi che, seppur piccoli, influiscono comunque in un lungo arco temporale.
Ricapitolando dunque, ecco come è meglio muoversi:
- Avere ben chiare le spese del nucleo familiare, anche quelle quotidiane e più banali;
- Costruire una riserva di “emergenza” per sopperire agli imprevisti più comuni;
- Fare le scelte più adeguate per non far perdere valore ai nostri risparmi.
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