TFR: lasciarlo in azienda o destinarlo a un fondo pensione?
Nella situazione attuale del sistema pensionistico italiano, di cui sentiamo frequentemente parlare ma di cui in realtà ci preoccupiamo ben poco (mancando di attuare un qualcosa che possa essere davvero una soluzione), l’utilizzo del TFR per salvaguardare il nostro tenore di vita quando avremo raggiunto l’età pensionabile potrebbe rivelarsi uno delle migliori armi a nostra disposizione.
Analizziamo la situazione: la famosa liquidazione ci viene accantonata dal datore di lavoro e possiamo scegliere dove. Appurato che lasciarla in azienda sia la peggiore delle ipotesi a livello finanziario, non resta altro che decidere se indirizzarla verso un fondo di categoria o un fondo pensione personale.
Definiti pregi e difetti delle due scelte, quello che accadrà sarà comunque di avere un investimento mensile, quindi accumulato regolarmente, che andrà ad acquistare quote del nostro fondo.
Ovviamente, il funzionamento è quello del piano di accumulo e quindi si acquisterà sempre a prezzi diversi. Scenario che, in una situazione di mercati negativi, abbasserà il prezzo medio del nostro investimento, portando un futuro vantaggio al nostro investimento nel momento della ripresa.
Si potrebbero ipotizzare rendimenti medi annui in qualsiasi percentuale ma prendiamo, per esempio, un minimo del 2% e un massimo del 7%.
Se ci venissero accantonati 1.500€ all’anno di TFR, per 20 anni, e fossero dunque rivalutati con un 2% di interesse medio annuo la cifra ottenuta sarebbe poco superiore a 37.000€, a fronte di 30.000€ accantonati.
Gli stessi dati, ma con un 7% di rendimento medio annuo, farebbero risultare una cifra di quasi 66.000€, a fronte sempre dei 30.000€ accantonati.
Certo, maggiori rendimenti significano maggiori oscillazioni da sopportare, come sempre. Ma quello da evidenziare in questi due banalissimi esempi, fatti al volo su un foglio Excel, è la potenza dell’interesse composto. Ovvero l’aver guadagnato su ciò che si stava già guadagnando, facendo crescere esponenzialmente il nostro TFR, anziché ritrovarlo quasi pari a ciò che ci era stato accantonato, con la sola rivalutazione inflazionistica. Immaginate 40 anni di accantonamento che cosa potrebbero fare…
FOTO COPERTINA: di Arek Socha from Pixabay