I vantaggi fiscali del Fondo Pensione
Le caratteristiche più importanti del fondo pensione riguardano essenzialmente alcuni vantaggi fiscali. Il primo di tutti è quello della deducibilità.
I contributi che decidiamo di versare volontariamente al fondo pensione a cui abbiamo aderito sono deducibili dai nostri redditi. Ciò produce una riduzione della base imponibile su cui potranno essere calcolate le tasse da pagare, in base ai vigenti scaglioni IRPEF.
Il tetto massimo di contributi versati deducibili in dichiarazione dei redditi è di 5.164,57€ e di questi, il risparmio fiscale che si forma, è calcolabile moltiplicando l’aliquota IRPEF che graverebbe sui nostri redditi per la cifra effettivamente versata sul fondo pensione. Il risultato definisce la cifra che ci verrà rimborsata grazie a questo vantaggio fiscale.
Altro beneficio riguarda l’aliquota della tassazione al momento dell’erogazione della prestazione pensionistica integrativa.
L’aliquota di base si assesta, oggi, al 15%. Questa, però, non si applica sulla parte di contributi che siano stati versati negli anni e che non siano stati portati in deduzione nelle dichiarazioni dei redditi.
Inoltre, non si applica ai rendimenti (già tassati al 20%) prodotti dall’andamento dei mercati su cui sono stati fatti gli investimenti del fondo pensione.
Il 15% può anche diminuire fino al 9% perché dopo i primi 15 anni di adesione, ogni anno l’aliquota scende di uno 0,30% fino, appunto, arrivare a decurtare 6 punti percentuali.
Attenzione però, sottolineo che gli anni che devono trascorrere sono proprio di adesione e non di versamenti effettuati al fondo pensione. Si può anche decidere di aderire senza dover versare nulla.
Un altro piccolo punto interessante è che con un fondo pensione aperto per un figlio a carico, per esempio, si possono sfruttare gli stessi vantaggi fiscali appena elencati per la propria dichiarazione dei redditi. Ovviamente con le stesse caratteristiche e gli stessi limiti raccontati.
FOTO DI: Luisella Planeta Leoni da Pixabay