Investimenti: quali sono le scelte degli italiani
Non approfondire i concetti base della finanza personale e, quindi, non informarsi adeguatamente, porta un unico risultato: errare. L’errore, in campo finanziario, è sempre dietro l’angolo e, come in tutte le cose, la mancanza di un’adeguata preparazione per affrontare un determinato argomento può facilmente portare a prendere scelte che si possono rivelare sbagliate.
Alcune, talvolta, si rivelano anche irreparabili e quando si parla di denaro bisogna prestare veramente molta attenzione a non commetterne di questo tipo.
In Italia, proprio per la mancanza di una sufficiente cultura finanziaria, compiamo scelte di investimento che si potrebbero definire in qualunque modo, fuorché consapevoli e strutturate.
Liquidità abbandonata sui conti per decenni, mangiata dall’inflazione; soldi parcheggiati su conti deposito con rendimenti prossimi allo zero; acquisto di titoli (azionari o obbligazionari) senza alcun tipo di scelta razionale, magari perché consigliati dal vicino di casa o perché quella società ci sta simpatica, o ancora perché ci lavoriamo dentro; titoli di stato italiani comprati per patriottismo o per chissà quale sentimento di sicurezza. E chi più ne, ha più ne metta.
Nessun tipo di pianificazione, nessuna strategia, nessun orizzonte temporale definito, assenza totale di diversificazione. Insomma, da un certo punto di vista una vera catastrofe.
E chi compie queste scelte cosa fa poi? Si lamenta, racconta di quanto abbia perso o sia rimasto “bruciato” con la borsa, dopo anni e anni di crescita economica globale e conseguentemente dei mercati finanziari.
Sarà mica venuto il dubbio a qualcuno che ci sia una qualche mancanza fondamentale che porta noi italiani a ritrovarci in queste situazioni e a perdere denaro laddove c’è chi continua, con grande pazienza, a costruire un qualcosa per il suo futuro e per quello della sua famiglia?
FOTO DI: Fathromi Ramdlon da Pixabay